Oggi vorrei condividere con voi uno dei bellissimi doni che questo mese sta portando e ha portato, e lo faccio in concomitanza di questa potente Plenilunio che avverrà tra qualche giorno...
Quanta bellezza nel portare LIBERAZIONE partendo dalle proprie radici!
Ci sono membri del nostro albero genelogico che a volte vogliono entrare in contatto con noi, e spesso questo accade quando apriamo degli spazi interiori di accoglienza e ci predisponiamo a cercare la Verità, e ad accogliere TOTALMENTE il dolore che quella mancanza ha generato...
E proprio su questa scia vorrei raccontarti una brevissima storia che parla di Liberazione, Comprensione, Amore...
“C’è un avo che cerca in tutti i modi di comunicare con Flora, alla fine…dopo numerosi tentativi, riesce ad entrare in contatto lei, attraverso vie sincroniche e misteriose...
E così, Flora, comprendendo l'importanza di questa comunicazione, inizia nuovamente ad onorare la presenza di questo antenato, lo fa' partendo dal suo cuore, per poi procedere fuori di lei, creando diversi rituali, inizia così anche con la creazione di un altare nel suo spazio, pregando per lui, affinché il suo viaggio possa continuare in nuove dimensioni e piani, lo onora perché, é anche grazie a lui che la vita arriva fino a lei. ..
Continua a ricordarlo, a portargli dei doni, dei fiori e scrivergli delle lettere. Grazie ad un corso molto prezioso rientra in contatto con l’importanza della creazione dell’albero genealogico. E proprio nel giorno della “Liberazione”…in uno spazio familiare, che presto la ospiterà per operare e condividere i suoi talenti…si apre davanti al suo cuore e i suoi occhi una misteriosissima valigetta, che custodisce l’essenza di quell’avo…foto, lettere, attestati, contratti, cartoline, documenti, tutto sapientemente mantenuto e proprio in quel momento...
Flora finalmente rimette insieme i pezzi…capisce che, è soprattutto grazie a lui, di essere lì…dove si trova. In un certo senso, è lui che l’ha condotta nuovamente in quel luogo. Per non dimenticare, per ricordare, onorare e riunire quello che sembra scisso, diviso, dimenticato…"
Ricostruire grandi puzzle, unirne i pezzi, aprire porte dove dimora dolore, ma lì sintonizzarsi con l’Amore che pervade ogni destino, ogni vita e ogni spazio. Questa è per me LIBERAZIONE. Mentre liberi te stesso permetti all’Amore di liberarsi, servi coloro con cui sei connesso, e compi il tuo destino, onorando chi arriva prima di te spiani la strada per il tuo presente, comprendendo la storia delle tue radici apri il tuo cuore, e non puoi che essere grato, perché capisci che ognuno ha fatto del suo meglio, sempre e comunque, in ogni tempo e spazio.
Il mio percorso personale e professionale mi conferma l' “Essenzialità” di ricostruire il proprio albero genealogico, di ricucire e riportare alla luce le storie che sono prima di noi, tale essenzialità è confermata soprattuto quando, durante il percorso terapeutico, accompagno a “fare pace” con il proprio passato…
Con cosa in particolare?
Con le vicende familiari spesso dolorose, per tanto nascoste ma che, se elaborate portano all’accettazione, a percepire pace interna e gratitudine per la vita, e alla Comprensione Amorevole.
Un Sentimento bellissimo da conoscere e coltivare sempre meglio, nei nostri cuori.
E’ possibile iniziare a connettersi a questo senso di pace interiore e gratitudine, lasciando andare emozioni come la rabbia, il rancore, il dolore, la “pretesa” verso la propria famiglia d’origine, soprattutto verso i propri genitori.
Questo lavoro interiore in terapia, a volte è come un travaglio che la persona, attraversa con coraggio e compassione, trovando alla fine del processo, un senso di COMPRENSIONE, APPARTENENZA E PIENEZZA.
Sono passati 8 anni da quando la Psicogenealogia e le costellazioni familiari sono entrate nella mia vita; continua ad essere un Viaggio rivoluzionario, cambia forma, vibrazione, e colore; un percorso profondo che fa parte degli strumenti che ho acquisito e metto a disposizione poiché “senza radici non si vola” come ci ha detto il grande maestro Bert Hellingher.
Ti aspetto!
Con te,
Federica
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