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Immagine del redattoreFederica Seal Ronchi

L’equinozio d’autunno: la celebrazione del “ritmo cosmico”

Ci prepariamo ad attraversare una nuova stagione con l'EQUINOZIO D’AUTUNNO il 22 settembre.


Come la ruota della Vita si volge, così ci apriamo a un nuovo capitolo. Coloro che abitano l'emisfero nord si preparano ad accogliere l'Autunno, mentre chi vive nell'emisfero sud si prepara a salutare la Primavera.



Al di là delle nostre latitudini e delle stagioni che ci separano, tutti insieme ci immergiamo nell’esperienza mistica e universale dell’EQUINOZIO.


È un momento sospeso, in cui l’intero cosmo sembra trattenere il respiro, quando la notte e il giorno si tendono la mano, come due antichi danzatori avvolti in un abbraccio di eterna grazia. Essi danzano su una melodia silenziosa, tessuta dall’armonia degli opposti: luce e ombra, sole e luna, il conosciuto e l’ignoto.


Come scrive Dane Rudhyar, “ogni ciclo della natura non è solo un fenomeno fisico, ma una rappresentazione simbolica della crescita dell’anima. L’equinozio non è soltanto l’equilibrio tra luce e ombra nel mondo esterno, ma anche una fase di perfetto equilibrio interiore tra l’ego e l’anima”. Questo momento rappresenta l’incontro tra le polarità che abitano non solo il cosmo, ma anche la nostra stessa essenza.


Alice A. Bailey, descrive l'equinozio come “un punto di passaggio, dove il flusso ciclico dell’energia si ferma, consentendo all'umanità di riflettere sul bilanciamento delle forze interiori e delle energie esterne. È un momento in cui si può raggiungere una sintesi spirituale, un’allineamento tra il divino e il materiale”. L’equinozio diventa quindi non solo una celebrazione naturale, ma un’opportunità spirituale per armonizzare gli opposti che dimorano dentro di noi.


Helena Blavatsky, nella sua opera monumentale *La Dottrina Segreta*, ci invita a vedere i cicli naturali come un riflesso delle leggi cosmiche eterne: “Nel regno dell'occulto, l’equilibrio tra il giorno e la notte è la metafora del perfetto equilibrio tra lo spirito e la materia, tra la saggezza e l’ignoranza, tra la vita e la morte. Questo stato di equilibrio porta con sé una pausa nel vortice del tempo, permettendo all'anima di riconnettersi con l'unità originaria”.


Questo "abbraccio di eterna grazia" tra il giorno e la notte, simboleggia la fusione perfetta tra il conosciuto e l'ignoto, tra il visibile e l'invisibile.


Come ci ricorda Rudolf Steiner, "l’equilibrio dell’equinozio riflette la tensione creativa tra il mondo materiale e quello spirituale, dove ogni anima ha l’opportunità di accedere a una nuova comprensione e riscoprire il proprio scopo divino" Lezioni di esoterismo.


Questo equilibrio ci invita a entrare nel regno del silenzio interiore, in cui ogni passo è una danza verso la riconciliazione con il Tutto.


L’equinozio, quindi, è una celebrazione del *ritmo cosmico* che ci invita a riflettere sul nostro posto nell'universo, un momento sacro in cui possiamo riconoscere che la dualità non è una separazione, ma una danza infinita che ci guida verso la **fusione con l’assoluto**.


In questo istante perfetto, l’universo ci ricorda che la vita stessa è una danza di polarità, e che solo nell’equilibrio di questi opposti possiamo trovare la nostra vera essenza. Ogni passo di questa danza cosmica è una lezione di bellezza, di equilibrio sottile, di interdipendenza. È un invito a raccogliere tutte le nostre parti dissonanti, le nostre ombre nascoste e le nostre luci più luminose, e a tenerle con amore nel cerchio sacro del nostro essere.


In questo cerchio, ogni frammento di noi trova il suo posto. Le nostre ombre, solitamente relegate nell’angolo oscuro del nostro spirito, vengono invitate a danzare insieme alla luce, non come forze contrarie, ma come amanti destinati a completarsi. Onoriamo ogni parte di noi stessi: il dolore e la gioia, il dubbio e la certezza, l’oscurità e la luminosità. Ogni ombra porta con sé una saggezza antica, ogni raggio illumina un cammino nuovo.


E così, sotto lo sguardo dell’EQUINOZIO, ci riconciliamo con la nostra natura complessa e sfaccettata, scoprendo che non vi è nulla da respingere, nulla da dividere. Il ballo cosmico ci insegna che solo quando accogliamo tutto ciò che siamo, nella sua completa totalità, possiamo davvero diventare interi.


Sincronicamente, entriamo anche nella stagione della BILANCIA, segno della giustizia e dell’armonia, e così la nostra attenzione si sposta sulle relazioni: il modo in cui ci connettiamo, non solo con gli altri esseri umani, ma con tutto ciò che ci circonda, animato o inanimato, visibile o invisibile.


Siamo tessitori di una grande rete di relazioni, con fili invisibili che legano i nostri cuori a quelli degli altri, e ogni nodo nella rete è un legame sacro.


Questi tempi di transizione ci offrono una rara occasione di riflessione, una pausa in cui possiamo guardare con chiarezza ciò che va trasformato, ciò che necessita di essere riallineato, affinché il flusso della vita possa scorrere nuovamente, libero e incontaminato.


La BILANCIA porta con sé i venti del cambiamento, e in concomitanza con l’EQUINOZIO, ci ricorda la fugacità del tempo. Ci richiama all'urgenza di fare scelte consapevoli, di dirigere i nostri sforzi verso ciò che può portare più grazia, più pace, più armonia, bellezza e piacere nella nostra esistenza.


Governata da VENERE, la BILANCIA ci invita ad entrare in contatto con le energie sottili e celesti, quelle forze che vanno oltre il visibile e affondano le radici nell’astrologia esoterica, dove ogni segno zodiacale, ogni pianeta, è una chiave per il risveglio dell'anima. VENERE non è solo la dea dell'amore e della bellezza, ma anche la custode del principio dell’attrazione universale, il magnetismo cosmico che unisce gli opposti e guida l'anima lungo il suo viaggio evolutivo.


Nella tradizione esoterica, VENERE è vista come il pianeta che governa il cuore spirituale, il centro energetico da cui scaturisce la capacità di amare non solo il sé, ma anche il tutto. Attraverso la BILANCIA, segno dell'equilibrio e della giustizia, VENERE ci svela il mistero dell’armonia tra gli opposti: maschile e femminile, luce e ombra, spirito e materia. In questo gioco di polarità, l'amore diventa il ponte tra l'anima e il corpo, tra la dimensione fisica e quella eterica. La BILANCIA è infatti anche il segno in cui l’anima cerca di bilanciare il karma delle relazioni, trovando il punto d'incontro tra dare e ricevere, tra il sacrificio e l'unione.


In astrologia esoterica, la BILANCIA è il segno del cammino dell'anima che impara a riconoscere la legge dell'attrazione come forza spirituale. È il segno in cui l'individuo comincia a comprendere che ogni relazione è uno specchio dell'interno, e che ogni incontro, ogni connessione, non è casuale ma un’occasione per l’evoluzione spirituale. Qui, sotto l'influenza di VENERE, si apprende l’arte sacra di creare equilibrio nelle relazioni, non solo con gli altri ma con tutto ciò che ci circonda, dalle persone agli elementi della natura, fino alle energie invisibili che governano l'universo.


VENERE, ci parla del desiderio profondo dell’anima di tornare all’unità originaria, quella fusione con il Tutto che si perde nei mondi della dualità. È il pianeta che ci richiama a ricordare che la vera bellezza non è mai solo esteriore, ma il riflesso dell'armonia interiore, e che l’amore che cerchiamo negli altri è prima di tutto il riconoscimento dell’amore divino che risiede dentro di noi.


Nell’alchimia celeste, VENERE rappresenta la trasmutazione dei desideri inferiori in amore universale, un processo che si realizza attraverso l'esperienza del cuore, il quale, una volta risvegliato, diventa il tempio sacro dove l'anima può finalmente fondersi con il cuore pulsante della Vita stessa.


Così, la BILANCIA, attraverso VENERE, ci invita a diventare alchimisti del nostro destino, a raffinare le nostre relazioni e a scoprire che ogni legame, ogni desiderio, non è altro che un riflesso del grande mistero dell'unità cosmica.


In questo viaggio, ci rendiamo conto che l'amore è la forza che ci unisce agli altri, ma è anche la fiamma che ci guida verso la nostra essenza divina.


In astrologia esoterica, oltre ai pianeti tradizionalmente associati ai segni, ogni segno ha un "governatore esoterico" che rappresenta la guida spirituale e il principio superiore connesso al suo percorso evolutivo. Nel caso della Bilancia, il governatore esoterico è Urano, che svela aspetti più profondi rispetto al governatore tradizionale, Venere.


Urano, pianeta del cambiamento, dell’innovazione e dell’illuminazione spirituale, introduce la Bilancia a una dimensione più elevata del concetto di equilibrio. Se Venere governa l'amore, la bellezza e l’armonia nelle relazioni interpersonali, Urano apre la strada alla visione cosmica dell'unità, invitando l’anima a cercare non solo l’equilibrio nelle relazioni umane, ma nell’intero ordine universale.


Nel percorso esoterico, la Bilancia non si limita a bilanciare le energie personali e materiali, ma si innalza verso una comprensione superiore della giustizia divina, in cui l’equilibrio si estende a tutte le forze dell’universo. Urano porta con sé un’energia rivoluzionaria, insegnando alla Bilancia che l’equilibrio perfetto non è statico, ma un processo dinamico e in continua evoluzione. Questo processo avviene attraverso rotture, scoperte e aperture improvvise che consentono una più ampia integrazione del sé e una visione collettiva.


Urano, trasforma l’amore venusiano della Bilancia in un amore universale e impersonale, basato sull'uguaglianza e la libertà. Questo pianeta rappresenta la liberazione dell'anima dai vincoli del desiderio e delle relazioni limitanti, e il suo desiderio di contribuire al bene collettivo. In questo contesto, la Bilancia non cerca solo l’armonia tra individui, ma tra l’anima e l’umanità, tra l’individuo e il cosmo.


Il passaggio dalla Venere personale a Urano esoterico riflette il cammino dell’anima dalla ricerca della bellezza e della giustizia sul piano materiale a una connessione spirituale superiore, in cui l’equilibrio si manifesta attraverso la cooperazione con le forze evolutive e la consapevolezza della nostra interconnessione con l'universo.


Inoltre, sotto l'influenza di Urano, la Bilancia esoterica si sintonizza con l’idea del servizio planetario, comprendendo che ogni relazione è parte di una rete più grande, un "campo energetico" che unisce tutte le cose viventi. La ricerca dell'equilibrio, quindi, non è solo personale o romantica, ma diventa un atto di guarigione planetaria, di cooperazione con l’umanità e con le forze superiori dell’universo.


Urano insegna alla Bilancia esoterica che la liberazione dell’anima avviene attraverso il riconoscimento del proprio ruolo all'interno di un disegno cosmico più ampio. L’equilibrio non è una condizione di stasi, ma una danza costante tra polarità che porta alla sintesi e alla trasformazione, guidando l’anima verso una maggiore realizzazione della sua missione spirituale.


I cicli astrologici e delle stagioni non sono semplicemente movimenti meccanici nel cielo; essi rappresentano l’orologio cosmico, scandendo i ritmi dell’evoluzione spirituale e del nostro passaggio su questa TERRA. Ogni stagione, ogni fase lunare e transito planetario segna un momento di transizione e crescita, tracciando i confini invisibili del nostro tempo, quello fisico e quello dell’anima.


Come scrisse Dane Rudhyar, noto astrologo esoterico, “l’astrologia non è la previsione degli eventi futuri, ma la comprensione delle qualità del tempo. Ogni ciclo celeste è una fase in cui l’anima dell’individuo può risvegliarsi a una nuova consapevolezza”.


I transiti planetari e i mutamenti stagionali non agiscono su di noi come forze esterne, ma rispecchiano un moto interiore che ci spinge verso la realizzazione del nostro sé più autentico.


Con l'arrivo di una nuova stagione, siamo chiamati non solo a osservare i cambiamenti esteriori della natura, ma a riflettere su quelli interiori. Alice A. Bailey, nella sua opera "Il Trattato dei Sette Raggi", sottolinea che “ogni movimento ciclico nel cosmo riflette la legge universale di morte e rinascita. Le stagioni non sono semplici cambiamenti climatici, ma momenti di rigenerazione spirituale, in cui siamo invitati a lasciar andare ciò che non serve più, per fare spazio a ciò che è nuovo.”


Questi cicli, visibili nel cielo e tangibili nella natura, ci chiamano a partecipare a un processo più grande, a un continuo ritorno e rinnovamento.


Rudolf Steiner, ci ricorda che “l’essere umano è un microcosmo che riflette l’ordine del macrocosmo. Le stagioni non sono solo legate alla Terra, ma alla connessione dell’anima con i ritmi cosmici, dove l’autunno è il periodo di introspezione e l’inverno quello di morte simbolica per preparare la rinascita in primavera”


Ogni nuova stagione è, dunque, un invito a rinnovare i nostri cuori e a riconnetterci con il ciclo universale della trasformazione.


Helena Blavatsky, ci dice che “come sopra, così sotto; come dentro, così fuori. I cicli del cosmo risuonano dentro di noi e ci conducono, se seguiti consapevolmente, verso il nostro destino spirituale”.


E così, ogni cambio di stagione diventa una porta d’accesso ad una nuova fase di vita, un'occasione per riallinearci con le energie cosmiche e riscoprire il nostro posto nel vasto intreccio dell’esistenza.

Con Amore,

Federica




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