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“Le Forze della Luce e delle Radici” Rituali per il 1° e il 2 Novembre

“Le Forze della Luce e delle Radici”

Rituali per il 1° e il 2 Novembre



Oggi, 1° novembre, giorno dedicato a tutte le Anime di Luce, puoi iniziare questo rito di connessione e gratitudine.

È un rito semplice e profondo, un atto di presenza per ricordare le Forze della Luce che ci guidano, ci sussurrano e ci accompagnano nei momenti visibili e invisibili della vita. Sono diversi i passaggi, prova a seguirli uno ad uno.


Questa giornata è un passaggio tra i mondi: un ponte tra il visibile e l’invisibile.

Celebriamo gli Angeli, i Maestri, le Guide, e tutte le Presenze luminose che ci sostengono  nel cammino, silenziosamente, e sempre con amore.

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Ho ripreso parti di questa procedura da una grande insegnante, Giuditta Dembech.



1- La meditazione e il dialogo con l’angelo


La meditazione è certamente uno dei canali privilegiati per aprire la porta al dialogo con l’angelo.

Meditare regolarmente procura comunque un immenso beneficio su tutti i piani.


La meditazione è una sorta di “tranquillante” del pensiero.

Calma le bufere dell’emotività e rende la superficie della mente limpida e serena come uno specchio d’acqua.


È su questo limpido lago, visibilissimo dall’alto, che potranno posarsi i pensieri e le intuizioni che provengono dai piani sottili.

Generalmente noi porgiamo ai Maestri invisibili la nostra mente come una coppa piena di preoccupazioni.

La meditazione svuota questa coppa, la rende levigata ed accogliente perché possa essere colmata di pensiero divino.



Schema rapido per aprire lo spazio di meditazione:


Seguitelo punto per punto. Tra un asterisco e l’altro prendetevi qualche secondo di pausa.

• Seduti comodi, schiena diritta, mani posate sulle ginocchia.

Non è necessario stare sul pavimento con le gambe incrociate; se non ci si è abituati vengono i crampi.

Se il corpo è a disagio, la mente vi rimane incatenata.


Punto primo: stare comodi.

• Emettete tre respiri lenti e profondi, inspirate dal naso ed espirate dalla bocca.

• Rimanete per uno o due minuti senza pensare a nulla di particolare.

Vi accorgerete che tutti i pensieri si affolleranno alla vostra mente: osservateli imparzialmente, senza lottare per scacciarli.

• Quando vi sarete acquietati, emettete un altro respiro molto lento e profondo e poi ripetete nel silenzio della vostra mente questo antichissimo mantra: SO HAM.

• Il mantra va ripetuto con molta calma e lentezza, per circa quindici minuti. Non c’è bisogno di altro.


Vi accadrà sicuramente di distrarvi, di accorgervi che state inseguendo pensieri qualunque e non recitate più il mantra.

Tornate a ripeterlo, soffermando la vostra attenzione sulle due uniche sillabe.

Continuate per circa quindici minuti.


La meditazione è serenità, semplicità, purezza.

La mente dev’essere lasciata scivolare sulle due sillabe, libera ed elastica, senza che si debba cercare né sollecitare alcun incontro eclatante.

Non irrigiditela nell’aspettativa di “qualcosa” che deve accadere.


Al termine dei quindici minuti vi sembrerà forse che non sia accaduto nulla; invece, nelle profondità del vostro essere si sta creando uno spazio azzurro, proprio quello spazio che generalmente è soffocato da pensieri, preoccupazioni, emozioni.


In questo spazio potrà avvenire il dialogo con voi stessi e col vostro Sé angelico, con l’angelo che vive nell’animo di ciascuno.

Perché la meditazione dia i suoi frutti, è necessario praticarla quotidianamente.



Secondo passaggio:


Una preghiera antica

Vorrei proporvi un modo tutto nuovo per recitare una preghiera antica ed amatissima da tutti, grandi, piccoli e soprattutto ben nota alle Creature Angeliche: si tratta dell’Angelo di Dio.


Scritta in epoca medioevale, ha fatto il giro di tutto il mondo cristiano ed è una delle prime preghiere che s’insegnano ai bambini.

Vorrei proporvi di recitarla in meditazione ed in piena consapevolezza.


Cosa vuol dire consapevolezza?

Significa conoscere esattamente ciò che stiamo facendo, conoscere il risultato che vogliamo ottenere ed essere in grado di utilizzare le energie giuste per ottenerlo, il tutto nel momento stesso in cui lo stiamo facendo.


Sembra complicato a parole, ma nei fatti è molto semplice…

Vediamo dunque come abbinare la meditazione e la visualizzazione delle immagini alle ben note parole della preghiera.


• Nel momento in cui iniziate, provate a creare nella vostra mente l’immagine di Dio.

Come potrebbe essere? Una luce immensa, un oceano infinito di Luce, Amore ed Energia.

• Dicendo: Angelo di Dio, immaginate una scintilla che si stacca dall’immenso fuoco di Dio.

• Dicendo: che sei il mio custode, immaginate questa scintilla che arriva fino a voi.

• Dicendo: Illumina, vedetevi completamente avvolti dalla Sua sfera di luce.

• Dicendo: Custodisci, sentitevi completamente abbracciati, avvolti dalla sua energia di amorevole protezione.

• Dicendo: Reggi, immaginate il vostro Angelo che, da dietro le spalle, vi sostiene da sotto alle ascelle, sollevandovi quasi da terra, tenendovi eretti, pronti ad affrontare con coraggio ed energia le difficoltà della vita.

• E infine, dicendo: Governa me, immaginate che posi le sue mani di luce sopra alla vostra testa, per evitarvi errori e decisioni azzardate.


Ecco, è tutto qua.

Visualizzando passo dopo passo le immagini, la consapevolezza cresce e con essa si canalizza la grande energia angelica.


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Terzo passaggio:

Visualizzare l’Angelo


Questo è un esercizio molto importante, soprattutto la prima volta che viene eseguito.

In questo caso, visualizzare il proprio angelo significa entrare effettivamente in contatto con lui.

Significa aprire di nostra iniziativa quella porta dietro cui l’angelo è sempre stato relegato.


Sui piani sottili esistono barriere altrettanto solide che sui piani della fisicità.

Un pensiero negativo crea un muro nel piano astrale, invalicabile per le creature che qui vivono e lavorano.

Viceversa, l’apertura mentale e la disponibilità creano una strada che potranno percorrere per giungere fino a noi.


La visualizzazione, in effetti, è una tecnica per far scendere la sostanza dai piani superiori verso i veicoli inferiori.

È una vera e propria tecnica di trasmutazione.


L’esercizio completo per la visualizzazione del proprio angelo va eseguito nei dettagli soltanto per la prima volta; in seguito sarà sufficiente richiamare alla mente la sua presenza, e l’angelo sarà accanto a noi.


Ricordiamo inoltre che l’Angelo è armonia e bellezza: disponiamoci mentalmente nella migliore situazione di serenità fisica e mentale.


Nella visualizzazione, la prima immagine che appare è quella più importante: quella che verrà presa come riferimento ogni volta che vorrete richiamare l’angelo alla mente.


Nel momento in cui leggerete le righe che seguono, fatelo con la massima serenità ed attenzione, perché la vostra prima lettura è già una meditazione.

Le immagini si formeranno nella vostra mente nel momento stesso in cui leggerete la parola scritta.

Quelle immagini sono reali.


Se riuscirete a visualizzare durante la lettura, avrete ottenuto lo stesso risultato della meditazione.

La Creatura che avrete visualizzato a libro aperto sarà quella che ritornerà in seguito, ogni volta che la evocherete con la mente.



Esercizio di visualizzazione

Prima di leggere quanto segue, tranquillizzate il vostro spirito e preparatevi esattamente come se doveste meditare ad occhi chiusi.

• Seduti, comodi e rilassati.

• Emettete tre respiri lenti e profondi.

• Visualizzate un grande cielo blu notturno. Immaginate di essere seduti all’aperto.

State osservando il cielo notturno di un blu intenso, trapuntato di stelle.

Tutto attorno è serenità e pace, avvolto dal colore blu della notte.

• Soffermate la vostra attenzione sulle stelle: guardatele, cercate con calma di contarne almeno sette.

Le stelle tenderanno a sfuggire o a scomparire dalla vostra visuale, non preoccupatevi del risultato, non siete in gara col tempo.

Può bastarvi un minuto oppure dieci: impiegateci il tempo necessario.

• Osservate ora attentamente una singola stella.

Isolatela dalle altre e guardatela splendere nel cielo notturno.

Lentamente questo punto luminoso si muove.

Attraversa il cielo e scende nella vostra direzione.

• Man mano che si avvicina diventa sempre più grande e luminosa.

La sua luce rischiara il cielo notturno: è diventata ora come una enorme sfera iridescente e luminosa.

• Con grande dolcezza, come una bolla di sapone, si avvicina a voi.

Si dissolverà nel momento in cui si poserà a terra.

E in quel momento, dal turbinare di luce, emergerà la figura del vostro Angelo…

• Prestate molta attenzione a questa creatura. Annotate mentalmente ogni suo dettaglio, imprimetela bene nella vostra mente e nel cuore. Quello è il vostro Angelo.

• Sorridetegli ed andategli incontro con le mani tese. Lui verrà verso di voi, avvolgendovi completamente nella sua luce.

Diventate tutt’uno con la sua luce.


Tra la vostra realtà e la sua si è stabilito un contatto. Mantenetevi mentalmente nella sua luce: fino a quando riuscirete a visualizzarlo, potrete comunicare con lui, potrete parlargli.


Ringraziatelo innanzitutto per aver risposto alla vostra chiamata.

Chiedetegli aiuto e protezione.

Chiedetegli di rimanervi accanto e di tornare quando avrete bisogno di lui.


Mantenete questo contatto vivo nella vostra mente: non sarà difficile.

La sensazione è così gradevole che difficilmente si tenderà ad abbandonarla.


Esprimetegli il vostro amore e la vostra gratitudine.

Usate le parole così come vi sorgono direttamente dal cuore.

Non cercate un linguaggio sofisticato: parlategli come parlereste alla vostra immagine riflessa allo specchio.


Promettetegli l’assiduità del vostro pensiero e la genuinità del vostro amore.

L’angelo è verità e purezza oltre che energia.


Salutatelo con affetto e gratitudine e lasciatelo tornare al suo cielo di luce, comunque non distante da voi.

Non sarà mai così lontano da non poter ascoltare il vostro richiamo ed intervenire.


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Il 2 Novembre – La Preghiera degli Antenati


Domani, 2 novembre, il cammino prosegue nel silenzio del ricordo.

Dopo aver onorato le Forze della Luce, volgiamo lo sguardo verso le nostre radici, verso coloro che ci hanno preceduti e ci hanno donato la vita.


Il 2 novembre sarà il momento di recitare la Preghiera degli Antenati di Bert Hellinger, una preghiera di riconciliazione e appartenenza, per ringraziare chi è venuto prima di noi e ci ha resi ciò che siamo.


Questo secondo rito è dedicato alla memoria e alla gratitudine: per gli avi, le linee di sangue, le eredità di amore, di forza e di destino che scorrono in noi.


”Cari antenati,

riconosco ciò che è accaduto nelle vostre vite.

Riconosco le vostre sofferenze, le vostre scelte, i vostri destini.

Onoro ciò che è stato, senza giudicarlo.

Lascio a voi ciò che vi appartiene e tengo con me solo ciò che mi sostiene.

Vi ringrazio per la vita che mi avete trasmesso.

La prendo ora, con amore e rispetto.

E scelgo di usarla per il bene, con tutto il mio cuore.

Che la pace possa fluire tra noi,

e che ogni peso trovi la sua giusta collocazione.

lo sono il piccolo. Voi siete i grandi.

Ognuno al proprio posto.

E così può esserci ordine, amore e forza.”

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Così, il 1° e il 2 novembre diventano un unico atto sacro.

Il primo giorno per la Luce che guida, il secondo per le Radici che sostengono.

Due poli del medesimo respiro: Cielo e Terra, Angeli e Antenati, entrambi presenti dentro di noi.


Con te, tutte le forze della Luce e gli Antenati,

Federica







 
 
 

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